Il vino ci ha ispirato, nutrito, guidato e ci ha portati nel mondo. Con il passare del tempo e la presa di coscienza maggiore del nostro progetto agricolo ci siamo aperti ad una dimensione diversa, ispirati dal modello di azienda agricola a ciclo chiuso, base del metodo di coltivazione biodinamico.

Nel 2010 sono arrivate a Fontanasanta le prime mucche di razza Grigio Alpina; il 2019 è l’anno dellle prime prove di trasformazione del latte e dell’inizio della coltivazione degli orti di Myrtha.
Lavoriamo oggi in tre zone diverse della nostra regione: il Campo Rotaliano dove si coltiva il Teroldego, si fanno i vini e dove crescono gli ortaggi estivi; Fontanasanta, sulla collina di Trento, il luogo di nascita delle nostre uve bianche e dell’allevamento/caseificazione e, infine, il Monte Baldo dove oltre agli ortaggi invernali, ai pascoli per la fienagione e alla coltivazione di cereali, si sta sviluppando un nuovo progetto che vedrà in futuro nascere una nuova comunità agricola.
Crediamo in un’economia circolare, nelle alleanze e nell’apertura ad una visione dell’agricoltura che non sia monocoltura ma che includa varie sapienze agricole, le une a sostegno delle altre. Pensiamo che così facendo si possa generare una conoscenza a vari livelli che può riportare l’agricoltore ad aprire la mente e a fruire di esperienze diverse che arricchiscono e ridanno vera autonomia all’organismo agricolo.

Gli ortaggi di Myrtha crescono negli ampi spazi liberi esistenti sotto la pergola, le nostre mucche pascolano per vari mesi l’anno nelle vigne, la trasformazione del latte, la sua fermentazione, si collega a quanto accade con l’uva che si trasforma in vino.
Attraverso questa esperienza abbiamo potuto incontrare agricoltori simili a noi, coltivatori di erbe aromatiche, di frutta, trasformatori di cereali, creatori di conserve, marmellate, sciroppi, allevatori, idealisti tutti uniti da una comune visione: ridare dignità a tutto il mondo contadino, valorizzare le diversità del nostro territorio, coltivare il paesaggio, preservarlo.